12/09/12

OPINIONI – VALORI - FEDI

La religione, nelle differenti tradizioni, si è stratificata nelle coscienze e nelle subcoscienze dei popoli come strutture di opinioni, credenze, atteggiamenti, in una parola “culture” che sistematizzano, strutturano e rendono organica la concezione dell’inconoscibile. Ciò che in effetti possiamo identificare come religione per distinguerlo da tutte le altre “culture” come insieme di opinioni, credenze, atteggiamenti, convinzioni su ciò che è giusto o sbagliato è il fatto che la religione “tratta” di ciò che è inconoscibile e, al tempo stesso “al di sopra” dell’esperienza umana. Infatti, quando gli uomini costruiscono, creano, strutturano “culture” del ”al di qua”, cioè all’interno del conosciuto o almeno del conoscibile, creano discipline, a vario titolo, scientifiche o umanistiche. Parliamo qui delle scienze naturali, della fisica, della matematica, della medicina, della filosofia, della psicologia, dell’antropologia, della sociologia, della politica, dell’economia. Anche queste discipline hanno al loro interno strutturazioni di pensiero che possiamo riclassificare secondo schemi tipici delle religioni. In tutte queste discipline abbiamo: “corpus” dottrinale, ortodossia, eterodossia, valori, sacerdoti, eretici e profeti. E’ così ovviamente nella politica e nelle sue dottrine, nell’economia, nella matematica, nella fisica, nella psicologia, nella biologia ecc. Vi basti ricordare quali conflitti vi sono stati tra capitalismo e comunismo; tra teoria darwiniana e i suoi avversari, tra fisica newtoniana e relativistica; tra psicoanalisti e psicologi e tra psicoanalisti freudiani e junghiani. I conflitti quindi tra gli uomini per difendere o confutare le loro o altrui opinioni, sono caratteristica comune sia degli uomini “religiosi” che “non” religiosi. Per qualche ragione connaturata all’essenza umana, gli uomini tengono moltissimo alle loro opinioni o a quelle che ritengono essere le loro opinioni (anche se a volte non lo sono). ------------------------------------------------------------------------------------------------------- Le Fedi , I Valori, Le Opinioni: STRUTTURA PSICOLOGICA ----------------------- Cosa è un’opinione, un valore, una fede? La prima risposta che vi verrà di dare sarà in effetti un’obiezione: opinioni, valori e fedi sono cose molto diverse, vero? No, falso. L’unica differenza, sotto il profilo psicologico, del comportamento della mente intendo, è di tipo quantitativo, ma non qualitativo. Un’opinione, un valore, una fede sono la medesima cosa con intensità, potremmo dire con “carica mentale”, differente. Un’opinione è un concetto insito, inserito, nella mente che è per così dire “moderatamente condiviso” dalla persona, ma che non di meno può essere, in vista del realizzarsi di determinate condizioni, cambiato. Infatti, nel linguaggio comune si tende ad affiancare aggettivi rafforzativi quando l’opinione è fortemente radicata: si dice infatti, per esempio: “è mia ferma opinione”… implicitamente affermando che l’opinione da sola sia in una certa misura “debole”. Le opinioni nel loro significato corrente, sono punti di vista sui più diversi argomenti, che hanno la caratteristica intrinseca di essere “personali” di chi le esprime e che non hanno, agli occhi di chi le manifesta la pretesa di essere verità assolute, ma tutt’al più “verità” relative. Di norma le opinioni vengono espresse sui più svariati argomenti del consesso sociale: dalla scienza alla politica, dalla filosofia alla pedagogia, dalla economia alla storia. Diverso è invece il caso dei valori. Qui l’intensità dell’opinione è molto più forte, radicata e coinvolgente. Quando una persona parla di “valori” dei suoi valori, la disponibilità a rimetterli in discussione e rivederne le caratteristiche, è molto, molto più scarsa che nel caso delle opinioni. Quando si tratta di valori è di norma investita della questione la parte più intima della persona. Essi sono “la struttura” su cui fonda la personalità nel suo complesso; è per così dire la struttura portante di una persona, allo stesso modo in cui un palazzo ha le mura portanti per rimanere in piedi. Se anche una sola delle colonne portanti di un edificio cede, ci sono buone probabilità che l’intero palazzo crolli. Per proseguire con il parallelismo edilizio, se i valori sono le mura portanti, le opinioni rappresentano le mura interne dei singoli appartamenti, che danno “l’aspetto” in cui ci troviamo più a nostro agio, che meglio disegna e definisce i nostri gusti ed inclinazioni, ma che non di meno, possiamo anche decidere di cambiare, per avere una prospettiva nuova e diversa del nostro esistere. I valori invece sono qualcosa di più radicato, più forte. Sono, nella mente, qualcosa di costitutivo, che da’ l’identità della persona. Sono qualcosa per cui anche modificarne uno soltanto, si rischia il “crollo” della propria identità. Infatti, nel caso di un cambiamento di valori, sono richiesti dapprima ponteggi di sostegno, strutture alternative e soprattutto, la costruzione di un “nuovo pilastro”, cioè un nuovo valore, prima che ci si possa arrischiare di far crollare quello precedente. Ancora diverso e più ancora radicato è il concetto di fede. La fede, le fedi, poco conta se immanenti o trascendenti, se riguardanti l’Assoluto, Dio o qualche altro aspetto più materiale e mortale, sono “le fondamenta” della persona, sono il basamento cioè, senza il quale non esisterebbe alcuna possibilità di avere un palazzo. Senza fondamenta non ci sono “strutture portanti” né tanto meno mura divisorie, porte, finestre. Le fedi sono, per così dire, opinioni così forti da non essere nemmeno ipotizzabile pensare che possano essere cambiate. Se viene toccata la fede, vale a dire quegli aspetti della persona che la definiscono e che quindi, diversamente dai valori che invece “strutturano” la personalità, rappresentano gli elementi ESSENZIALI della persona, viene toccata, modificata, stravolta alla base, la persona stessa in quanto tale. Oggi, in piena era informatica potremmo anche dire che se le opinioni sono il software per scrivere, disegnare, ascoltare musica, e i valori sono il “sistema operativo” che fa da supporto alle opinioni, le fedi sono il firmware, senza il quale il nostro computer non potrebbe nemmeno accendersi. Usciamo dalla metafora. Quali sono le fedi? Le fedi non sono, o non sono soltanto, le radicate convinzioni sull’essenza di Dio, sulla vita ultraterrena, sul paradiso e l’inferno, il Bene e il Male e tutti gli aspetti legati classicamente alla religione. Anzi, come avremo modo di analizzare più oltre, a volte questi aspetti non sono più che labili opinioni. Abbiamo detto che le fedi sono il firmware e le fondamenta. Bene quali sono le fedi dell’Uomo? Le fedi sono prima di tutto una cosa: certezze. Non sono valori, perché i valori sono, in una certa misura, aspetti soggettivi, ancora riconosciuti come caratterizzati da soggettività, anche se meno aleatoriamente delle opinioni. Chi esprime dei valori sa che altri suoi simili possono e in effetti hanno, valori diversi, e questo è più o meno accettato. Ma quando si parla di fedi, si parla di certezze, non di aspetti ritenuti soggettivi, bensì OGGETTIVI. Quali sono quindi queste oggettività? Quali sono le nostre “fedi”?

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