04/07/13

L'OSSERVATORE

Le idee cambiano, i gusti cambiano, gli affetti cambiano, i ragionamenti e le priorità cambiano. Cosa rimane di costante, stabile, immutabile? Una cosa c’è. E sei tu che osservi tutto ciò. Tu che osservi te stesso che cambi idee, gusti, ragionamenti, vestiti, casa, affetti, posto in cui vivi…..Tu che osservi sei sempre lo stesso…osservi le tue paure e i tuoi atti coraggiosi, le tue scelte e le tue non scelte…. Tu sei quella unità di consapevolezza che può mettersi a distanza dalle cose che ti accadono, come se la cosa non ti riguardasse….. Quando comprendi che non sei i tuoi pensieri, quando comprendi che ciò che pensi lo puoi cambiare, che ciò che ti condiziona e ti fa fare cose che non ti piacciono, non sei tu ma solo qualcosa che come un virus molesto agisce dentro di te contro la tua volontà….Quando ti rendi conto che la tua mente non sei tu, ma uno strumento a tua disposizione come le tue braccia e le tue gambe, allora scopri che c’è questa cosa, la coscienza, che è sempre lì a farti rendere conto di ciò che succede….E quando questo lo scopri, lo sperimenti, lo individui, hai cominciato il risveglio, hai cominciato il distacco dalla tua mente…l’osservatore si è svegliato e non può più riaddormentarsi, perché sa.

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